PREPARARSI AD IMPROVVISARE

 PREPARARSI AD IMPROVVISARE

Sedersi a tavolino e pensare cosa fare con la piena padronanza del mezzo con il quale ogni artista crea la sua arte è difficile. Far ridere, ballare o far danzare, avendo come base solo la propria limitata esperienza è un‘impresa ardua. I ragazzi del Galileo Galilei sono solo ai primi passi, ma hanno accettato la sfida di addentrarsi in queste tre categorie, ricercando spunti originali per essere pronti al meglio.

Il contest di improvvisazione teatrale non consiste soltanto nel salire sul palco e divertire il pubblico. Bisogna prepararsi, cercando di individuare il proprio stile, il proprio linguaggio, la propria tonalità ed i propri movimenti. I due studenti del nostro Istituto, scelti per partecipare a questa categoria, si “allenano” settimanalmente con grande impegno nella recita di brevi scenette. Rispetto allo scorso anno la loro voglia di mettersi in gioco è molto alta.

Verde o rosso? Chissà!

Altrettanto tenace è il lavoro che sta svolgendo Giacomo ZUGARELLI, il nostro designato “DJ”. Dopo la gloriosa vittoria di Manuel STEFANI, ormai ex-galileiano, quest’anno infatti spetterà a lui il compito di scatenare tutto il pubblico sulla pista da ballo del Palasport. Il “Zuga” non si sente per nulla nervoso, anzi è pronto a divertirsi e a cercare di ripetere l’impresa compiuta lo scorso anno. A detta sua, il numeroso pubblico del Palasport non lo spaventa, anche se i generi musicali da portare sono ancora da rivedere e la playlist si sta riempiendo poco a poco. Sicuramente la sfida più grande per lui sarà quella di far divertire tutte le persone presenti, improvvisando il giusto mixaggio e tentando di coinvolgerle anche attraverso la funzione del “vocalist”. Una cosa è certa: il nostro Giacomo sarà un grande!

Mix(t)er Zuga

Le prove sono in corso anche per il dance-contest e occupano ogni momento utile. Infatti, le ragazze Giulia ZAMPIERON e Alice PISANO, oltre ad impiegare il loro tempo programmato per inventare alcuni “8”, sfruttano anche i viaggi per gli stages scolastici per mettersi in gioco. E così, quando il pullman è immerso in un’atmosfera stanca e fiacca, con i ragazzi esausti dopo una lunga giornata di studio…succede l’imprevedibile: si accende una cassa. Da questa esce energica la musica più popolare sui social, in radio e in tv. È da qui che inizia il divertimento. Tra canti e risate, c’è chi decide di sfruttare la carica che inizia a diffondersi, per improvvisare appunto balletti: si balla da seduti, muovendo al meglio il collo, le spalle, le braccia, le mani ed il busto, si balla in ginocchio sui sedili e in piedi nel corridoio, cercando di coinvolgere anche chi avrebbe solo voglia di rilassarsi. Si prende spunto da tutti, rubando movimenti appena inventati per provare a sincronizzarsi e mostrare a tutti la grande voglia di divertirsi in qualsiasi momento.

Quindi sudore ed impegno, ma…viva il Festival, che ormai, entrato nel nostro DNA, non può far altro che manifestarsi non appena si presenta l’occasione.

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