SOGNANDO IL FESTIVAL…

 SOGNANDO IL FESTIVAL…

Sin dalle medie, avevo grandi aspettative per quelli che sarebbero stati gli anni delle superiori: nuova scuola, nuove materie, nuovi professori, compagni di classe che non avevo ancora conosciuto ed infine, il festival studentesco. Ovviamente il festival non era all’ultimo posto, anzi… però facciamo finta almeno che venga dopo la “nuova scuola”.

Vedevo nel festival studentesco una via di fuga per uscire dalla mia timidezza, anche se non sono sicura si possa usare la parola “timidezza” per spiegare una continua paura di non piacere alle persone per ciò che si è realmente, nel caso in cui abbiate un definizione diversa, sappiate che per me il significato è quello.

Passavo i pomeriggi d’estate ad immaginarmi sul palco a cantare e a suonare, piena di adrenalina e agitazione. Finalmente il mio sogno è diventato realtà.

La mia scuola partecipa a questa esperienza da solo un anno e si avvicina al secondo, dapprima con un po’ di diffidenza, poi pian piano l’entusiasmo ci ha trascinato e sono arrivati anche risultati insperati.

All’inizio è stato un po’ difficile coinvolgere gli studenti, ma qualcosa sembra essere cambiato: le persone non sono più sconosciute come prima, sembra quasi abbiano un obbiettivo in comune, e nascono personalità creative che non riuscivano ad emergere, nasce lo spirito di gruppo: NASCE LO SPIRITO DEL FESTIVAL.