Chi l’ha visto?
Partiamo col dire, che di casini, ce ne sono stati tanti in questi mesi, ma il più flagrante tra questi è quello che riguarda le bizzarre scuse che i nostri studenti hanno utilizzato e ancora utilizzano per paccare le prove.
La salesianità dalla mia scuola non mi permette di riportare letteralmente tutte le discussioni che ho avuto con i Festivalotti in un centinaio di giorni di Festival, perché tutti sappiamo che la blasfemia non è socialmente accettata, ma non pensate che la realtà dei fatti tra le squallide mura di quest’edifico sia poi così rosea. Boicottatori seriali e disturbatori cronici sono all’ordine del giorno, qua dentro, e ritrovarsi in gruppetti di quattro o cinque anziché di trenta, ad una qualunque delle molte prove in programma, è ancor più demoralizzante.
Documentare, chiarire, divertirsi e chiacchierare possono essere combinati in una sola cosa: “Chi l’ha visto” – il nostro nuovo Diario di Bordo. Con il più infallibile metodo investigativo abbiamo estorto sconcertanti dichiarazioni telefoniche ad alcuni ragazzi della nostra scuola.
Sturate le orecchie: ne sentirete delle belle.
Ringraziamo distaccatamente gli otto malcapitati, con la certezza che ogni grandioso inizio deve avere un’altrettanto avvincente fine.