Break a Leg!
Salve lettore.
Mi presento: sono Marco Rosa, uno dei due rappresentanti del Festival del noto Istututo Salesiano Don Bosco di Maria Ausiliatrice.
Se non hai ancora capito chi io sia, provo a darti un indizio: non sono quello che è stato recentemente spottato dalla famosissima pagina Instagram “Spotted: Festival Studentesco”.
Tornando a noi, devi sapere che tempi or sono ricevetti una mail misteriosa, senza mittente indicato, intitolata “FESTIVAL: URGENTE!!!”. Preso quindi da una grandissima tentazione di leggere il contenuto, come ogni rappresentante che si rispetti, chiusi le mail e andai a fare altro.
Ebbene, oggi, dopo una quantità di tempo che preferisco non dichiarare, ho letto il contenuto della mail e, con mia grande delusione, mi si chiedeva solo di fare un resoconto della mia esperienza al Festival.
Ed eccomi qua a raccontarti la mia storia da rappresentante, ma soprattutto da partecipante, di questa competizione. Mi piacerebbe poter dire di aver iniziato il festival per amore o comunque per una ragazza. Peccato che qua al Rainerum tutto ciò non sia possibile. Iniziai perché ero in cerca di una scusa per poter dire:“I compiti? Non posso, c’è il Festival”.
Iniziai dal basso, dalla categoria più malfamata e screditata: Danza Moderna. Te la ricordi? No? Meglio così! Ritornando sul filo del discorso, partecipandovi conobbi una persona che mi influenzò al punto da farmi iscrivere ad altre categorie, per lo più teatrali.
Una delle mie prime esperienze fu quella del twin con le Marcelline. Capii subito che qualcosa era cambiato: si respirava un’aria diversa, un’aria che da tempo non respiravo.
No, non stavo vedendo un miraggio: erano loro, erano veramente loro. Era da tempo che non interagivo con con questi strani esseri… davanti a me avevo finalmente delle ragazze!
Si dice che ogni fiaba che si rispetti abbia il suo lieto fine. Io ancora mi chiedo chi sia l’inventore di questa bellissima frase. Evidentemente, quel Cane, non mi ha mai conosciuto e non ha idea di quanto grande sia la mia sfortuna in questi casi. Infatti, quelle bellissime e celestiali creature, erano ovviamente, come da pronostico, tutte fidanzate.
Ad ogni modo, nonostante in questo momento tu stia sicuramente pensando che io sia riuscito a battere ogni record di sfortuna, ciò non fu nulla in confronto alle strabilianti gaffe da me fatte tra le serate classiche e quelle moderne dello scorso anno. Facendo un breve riassunto, mi sono esibito come “ostetrico-informatico”, manichino, ragazzo dell’altra sponda e, dulcis in fundo, alle moderne, riuscii ad alzare un cartellone al contrario.
Adesso ti è tornata in mente la nostra danza moderna, vero?!
Come avrai ben capito, il mio primo anno da partecipante non è stato dei migliori. Sarebbe veramente difficile, se non impossibile, ripetere un anno analogo o peggiore a quello appena passato. Tuttavia la mia scuola, andando contro ogni senso logico, è riuscita a nominarmi rappresentante di questa competizione. A distanza di qualche mese mi chiedo ancora con quale coraggio sia stata fatta una scelta del genere.
Ciò nonostante i risultati finora raggiunti parlano da soli:
- Due bozzetti “impeccabili”;
- Un’organizzazione, come minimo, altrettanto ineccepibile: le prove vengono sempre comunicate ai nostri partecipanti con almeno qualche minuto di anticipo;
- Coreografie perfettamente incomplete, ma tranquillo: manca ancora un mese;
- Festival Jam: i nostri migliori alunni sono al lavoro per dare un significato a questa categoria;
- Una lista di iscritti che ha raggiunto probabilmente il minimo storico, con un numero di partecipanti che supera l’ordine delle unità solo grazie a miracoli che neanche i nostri preti sanno spiegarsi.
Eppure, cosa vuoi che siano questi piccoli ed insignificanti incidenti di percorso.
Alla riunione per il tutoraggio delle varie recitazioni al Teatro Stabile, i giudici presenti sono rimasti sbalorditi dalle nostre scelte, da capire se in positivo o in negativo…
Non vado sicuramente errato, dicendo che l’unica nota interessante di questo Festival sia probabilmente il fatto di essere riusciti a convincere la scuola “Maria Hueber Gymnasium” a partecipare a questa manifestazione in Twin con noi. Proprio così: quest’anno tra le scuole partecipanti ci sarà una new entry. Ovviamente è tutto merito nostro, anche se non dovrei usare il plurale visto che ha pensato a tutto l’altro rappresentante…
Ad ogni modo, per la categoria “Grandi Classici” abbiamo deciso di reinterpretare uno dei pezzi affidatici per dare un pizzico di brio in più. È stata proprio questa la categoria designata dal Twin con la nostra nuova compagna di avventure. Ancora mi chiedo con quale coraggio abbia intrapreso una decisione simile.
Per la categoria “Teatro Comico”, quella a cui tengo di più, preferisco non fare proclami, ti basti sapere che si tratta di un classico e che ce la metteremo tutta per prepararlo in tempo.
Per ultima, ma non meno importante, troviamo la categoria “Teatro Drammatico”. Per questa esibizione abbiamo deciso di puntare sull’innovazione, quindi aspettati qualcosa di stravagante!
Non saprei che altro dire: si prospetta proprio uno dei Festival più rosei a cui il Rainerum abbia mai preso parte. Nonostante ciò, non devi disperarti: i posti sul podio sono pur sempre tre. Ti auguro una buona giornata e una buona continuazione di Festival.
Ci vediamo sul palco, caro lettore.