Musical e danza moderna: a voi la parola!
Concludiamo questo mese con un’intervista ai rappresentanti delle due categorie più „movimentate del festival“: Musical e Danza moderna.
- L’inaspettata posizione fuori dal podio del musical dell’anno scorso cosa ha rappresentato per voi?
La posizione fuori dal podio è stata molto inaspettata e inizialmente ha rappresentato per noi una vera e propria delusione. Allo stesso tempo è stata anche un crocevia tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di quest’anno, in termini di festival. Tutto ciò ci ha dato tantissima voglia di riscatto! - Vi sembra che i partecipanti, in generale, stiano dando il massimo o c’è molto ancora su cui lavorare?
Per ora l’atmosfera è neutra, l’impegno non manca, ma le difficoltà sono molte. Per esempio nei balli di coppia è difficile trovare la giusta sintonia tra i ballerini perché c’è molto imbarazzo. Abbiamo ancora un po‘ di tempo a disposizione e vista l’esperienza dell’anno scorso sappiamo che più si avvicina il festival e più le persone si caricano! Dunque siamo fiduciose; per ora serve solo tanto impegno e voglia di fare! - Cosa ha significato per voi il passaggio da partecipante a rappresentante?
Diventare rappresentati per noi ha significato prenderci delle grandi responsabilità: bisogna infatti essere in grado di gestire un gruppo di tantissime persone e non deludere le aspettative, perché il musical è una delle categorie più importanti di tutto il festival. Partecipare dà già soddisfazioni, ma esserne rappresentanti è tutta un’altra cosa. In generale, è una sfida che ci sta facendo scoprire nuovi lati di noi e un’esperienza che ci sta dando tanto!
- Passiamo ora a danza moderna: rispetto all’anno scorso quali sono stati gli obiettivi che vi siete posti, le correzioni che avete apportato e le novità che sono subentrate?
L’anno scorso purtroppo non abbiamo raggiunto l’obiettivo desiderato che era quello del podio. Abbiamo rivisto più volte la nostra coreografia e abbiamo capito nel complesso cosa potesse essere migliorato. Abbiamo pensato che la scelta di esibirci su una sola base fosse un punto debole, quindi quest’anno abbiamo inserito più canzoni. Abbiamo scelto poi un tema da sviluppare, diversamente dall’anno scorso e il tutto sta procedendo molto bene. Ci sono stati vari cambiamenti, ma il nostro obiettivo rimane lo stesso: arrivare in alto! - Descrivete un pomeriggio di prove.
Dopo aver messo via le sedie dell’aula magna e fatto il riscaldamento, iniziamo a ripassare la coreografia senza musica. Dopo aver ripetuto un paio di volte, si comincia ad insegnare la parte nuova. Per fare ciò, ci dividiamo in due gruppi. Una volta imparato parte del pezzo i due gruppi eseguono la coreografia a specchio prima senza musica, poi con la musica. Qui noi rappresentanti correggiamo i vari errori e poi si prosegue: spiegazione della parte nuova e insegnamento di essa, sempre così fin quando i pezzo non sarà pronto. - Qual è il rapporto che si è instaurato fra voi e i partecipanti? Solo compagni o amici e fratelli come in una famiglia?
Il rapporto che si è creato quest’anno nel gruppo di danza moderna unisce un po‘ i due aspetti: siamo sia compagni che fratelli! Abbiamo superato la timidezza dei primi incontri, ci siamo conosciuti meglio e ora il lavoro è svolto da una squadra di persone che si sostengono e si aiutano. Durante le prove c’è bisogno di serietà e concentrazione, ma non mancano di certo i momenti in cui scherziamo e ridiamo perché il festival è anche questo!